TESTUDO HERMANNI
Origine e habitat: è originaria del sud europa (Spagna orientale, Francia meridionale, Corsica, Italia centrale e meridionale). Il suo habitat è costituito da colline cespugliose e aride. Durante le ore più calde delle giornate estive si rifugia all'ombra di nascondigli e arbusti o scava delle piccole buche nel terreno. La mattina e il tardo pomeriggio sono i momenti in cui è più attiva.
Descrizione: i maschi arrivano a misurare 16-18 cm mentre le femmine 20-24 cm. Il carpace è moderatamente convesso e cupoliforme. Gli scuti presentano una colorazione di base giallo-oliva con delle aree nere che, negli scuti vertebrali e costali, coprono le aree anteriori e laterali e negli scuti marginali coprono quelle anteriori e inferiori. Inoltre è presente un lungo e stretto scuto nucale, mentre lo scuto sopranucale è diviso in due. Il piastrone è di color giallo-marroncino con aree nere che formano due strisce longitudinali parallele. In entrambi i sessi sulla punta della coda è presente un caratteristico astuccio corneo.
Dimorfismo sessuale: il maschio è di taglia inferiore e presenta un piastrone leggermente concavo verso la coda, mentre nella femmina è piatto. Il maschio inoltre ha la coda molto più lunga e grossa, con l'apertura cloacale più distante dalla base della coda e l'angolo formato dagli scuti anali del piastrone è più aperto.
Alimentazione: essendo una tartaruga completamente vegetariana la sua dieta è ricca di fibra e calcio. Dovrebbe essere alimentata principalmente con erbe di campo (trifoglio, piantaggine, tarassaco ..) e altre piante (ibisco) cresciute in modo naturale e consumate al pascolo, come avviene in natura. Occasionalmente si può integrare la dieta con un pò di frutta, insalata e altre verdure. Bisogna sempre lasciare a disposizione dell'acqua da bere.
Letargo: quando le temperature inizieranno a scendere la tartaruga inizierà a mangiare sempre meno, e a scavare delle buche nel terreno. E' necessario non sforzare la tartaruga a mangiare perchè il cibo presente nel tratto digerente non viene assimilato durante i letargo, ma può invece causare seri danni alla salute della tartaruga. Prima del letargo è consigliabile, nelle ore più calde della giornata, fare alla tartaruga dei bagnetti con acqua tiepida con lo scopo di aiutarla a svuotare l'intestino (mettere la tartaruga in un sottovaso con un paio di cm di acqua tiepida). Nel punto in cui la tartaruga andrà in letargo ricoprire con foglie secche, paglia ed eventuali tettoie o ripari per mantenere una temperatura costante (5°c) e evitare che la tartaruga congeli.
Risveglio: in primavera, quando le temperature inizieranno ad aumentare, piano piano la tartaruga inizierà a risalire in superficie. E' necessario fare, nelle ore più calde della giornata, il solito bagnetto in acqua tiepida questa volta per idratarla e aiutarla a far ripartire il metabolismo. Un pò alla volta inizierà ad alimentarsi da sola, non ce da preoccuparsi se non mangerà subito appena risvegliata.
Riproduzione: la stagione riproduttiva inizia poco dopo il risveglio dal letargo e prosegue per tutta l'estate. Durante il corteggiamento il maschio insegue attivamente la femmina mordendole le zampe e la testa, proprio per questo motivo è necessario creare un harem con minimo due femmine per un maschio, evitando così che le femmine vengano stressate eccessivamente e ferite.
Legislazione: appendice II CITES in allegato A